Alla scoperta del Teatro Romano di Verona

Nel primo secolo avanti Cristo, Verona era una importante colonia dell’impero romano e aveva un ruolo fondamentale nel sistema viario e commerciale. Qui infatti convergevano tre strade consolari. In questa città sorgeva un teatro, situato ai piedi di colle San Pietro, nella parte settentrionale della città antica.
Il teatro esiste ancora ed è il Teatro Romano, dove ogni estate si svolge un festival dedicato al teatro di Shakespeare.

Dalla sua costruzione ai giorni nostri, però, il teatro fu molto danneggiato, in particolare nel Medioevo, in cui inondazioni e maremoti lo colpirono. In seguito alcune delle sue mura esterne furono distrutte per utilizzare il materiale per costruire nuove case, che un poco per volta lo sommersero.

Solo nell’Ottocento cominciatono gli scavi per recuperarlo, grazie ad Andrea Monga, un commerciante che prima comprò tutti gli edifici sovrastanti e in seguito li fece demolire. I lavori proseguirono fino al 1970, ma nel frattempo a partire dal 1924 il Museo Archeologico ha qui la propria sede e dal 1948 le sue gradinate ospitano in estate un importante festival shakesperiano.

Quello che è oggi il teatro romano è, però, piuttosto diverso dalla struttura originale, più maestosa e grandiosa. Visto frontalmente il teatro era una struttura chiusa, priva del tetto, separata dal fiume Adige da un imponente muraglione che eguagliava in altezza l’insieme delle gradinate destinate agli spettatori. Il muraglione era stato costruito con blocchi di tufo ricavati dallo stesso monte, da cui rimangono alcune tracce.

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La struttura del teatro è come quella di altri teatri romani dell’epoca. Erano presenti una cavea a gradoni semicircolare, un palcoscenico con un grande fondale in muratura che veniva utilizzato per gli ingressi degli attori. Tra la cavea e il palco era situata l’orchestra, esattamente dove ora risiede la platea.
Per costruire il teatro fu adattato l’intero fronte del colle, scavando all’interno un semicerchio a forma di cono capovolto per costruire i gradoni, divisi tra cavea bassa e cavea alta. La cavea bassa è quella meglio conservata ancora oggi, mentre la cavea alta non è stata ricostruita.

La gradinata terminava con due gallerie sovrapposte da cui si accedeva a tre terrazze che di aprivano sul teatro. Le misure della struttura erano: centocinquanta metri di larghezza, centodieci metri di profondità e settanza metri di altezza.

Il teatro romano resta una delle bellezze della città e merita un visita, ma soprattutto è molto suggestivo assistere qui a uno degli spettacoli della rassegna estiva dedicata al teatro di Shakespeare.